Depressione mascherata

Depressione mascherata

 

Quando pensiamo alla depressione normalmente ci riferiamo alla depressione che impedisce di alzarsi dal letto, di svolgere le normali attività quotidiane, magari pensiamo ad una persona intrappolata in un tunnel nero che le impedisce di godere della vita.

In realtà esistono forme larvate di depressione che si esprimono con modalità somatiforme che destabilizzano il medico di base  che non riesce coi normali farmaci a modulare i disagi fisici.

Generalmente i pazienti lamentano insonnia, vertigini, disturbi digestivi, cervicalgia, senso di stanchezza, dolori muscolari, mal di testa, etc., e arrivano nell’ambulatorio del medico senza nessuna consapevolezza della componente psichica, convinte del deficit fisico o metabolico.

Quando le analisi diagnostiche normalmente attuate in questi casi danno risultati negativi, quando la farmacologia adeguata al caso non ottiene risultati apprezzabili, il medico si sente con le spalle al muro, il paziente frustrato e demoralizzato!

Inizia spesso un iter fatto di esami, anche invasivi, che generalmente non portano ad alcun risultato, con l’aggravante che il paziente comincia a rimuginare su possibili “sconosciute “ quanto nefaste cause.

Non è mai semplice indirizzare il paziente ad una consultazione psicologica, spesso questa viene vissuta a livello emotivo molto negativamente, del resto l’individuazione di questa patologia risulta estremamente complessa e segue spesso un periodo di affannoso e angosciante periodo di ricerca sul versante puramente fisico.

La depressione mascherata risponde alla psicoterapia esattamente come la categoria dei Disturbi dell’umore, così come classificati dal DSM-V nella sua ultima versione.

 

© Dott.ssa Irene Borgia

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