Farfalla

Effetto Farfalla

Effetto farfalla

“Può, il batter d’ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?”

Questo fu il titolo di una conferenza tenuta da Lorenz nel 1972. Ovvero, possono piccole variazioni nell’immediato, produrre cambiamenti a lungo termine? Questa idea derivata dalla fisica e dalla teoria del caos chiamata “Effetto Farfalla” come può applicarsi alla psicologia?

Come umani siamo ‘sistemi’ in grado di tollerare un certo livello di incertezza, prima di provare inquietudine e insicurezza.
Tendiamo verso la stabilità e malvolentieri sopportiamo l’indeterminatezza. Abbiamo bisogno di controllo su quello che ci circonda e ricerchiamo normalmente stabilità. Viviamo la quotidianità spesso come noiosa, ma non accettiamo di buon grado i cambiamenti improvvisi: ci destabilizzano, ci confondono, ci scombussolano.

Ma la teoria del caos ci spinge a prendere consapevolezza rispetto al fatto che dentro ed intorno a noi è tutto un incessante divenire.

Questa teoria ci spiega che non è possibile prevedere con successo i cambiamenti futuri.
Le nostre azioni, i nostri comportamenti attuali sono connessi al nostro passato, al nostro presente e al nostro futuro.
Quello che oggi sarà il nostro agire influirà direttamente sul nostro domani, ma sarà difficile prevedere con esattezza quale delle variabili analizzate avrà più probabilità di verificarsi.
Ricordiamo che ciò che facciamo oggi, fosse anche una piccola azione insignificante, influirà sul nostro futuro.
Imprevedibilità e imponderabilità divengono dunque caratteristiche da affrontare sviluppando strategie di flessibilità, di adattabilità e di duttilità.

Essere flessibili significherà dunque sviluppare abilità nell’intraprendere azioni più efficaci nel futuro.

 

Come sfruttare appieno tale coscienza?

 

  • “Carpe diem, quam minimum credula postero!” Cogli l’attimo, confidando il meno possibile nel domani! Ovvero vivi il tempo presente, il qui ed ora, il passato può contenere il germe della nostalgia, mentre il futuro può dare innesco alle nostre paure.
  • Impariamo ad esprimere le nostre emozioni, non rimandiamo l’azione col pensiero “rimuginante” e stagnante.
  • Prendiamoci momenti di relax collegandoci alle sensazioni del nostro corpo, connettiamoci ai nostri sensi spegnendo ogni dialogo interiore.
  • Concediamoci momenti di assoluto silenzio lasciando fluire le tensioni fisiche, concentriamoci sul nostro respiro e lasciamo scorrere liberamente la mente senza soffermarci su alcun pensiero in particolare.
  • Impegniamoci nel compiere giornalmente piccole azioni positive verso gli altri, piccoli gesti come un sorriso o una gentilezza verso uno sconosciuto, non solo metterà di buon umore sia noi che l’altro, ma sarà una metafora del batter d’ali di una farfalla.

 

© Dott.ssa Irene Borgia

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